Ciao Ettore

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Ciao Ettore

La Camera Penale di Parma esprime il proprio cordoglio alla famiglia per la prematura scomparsa dell’Avvocato Ettore Randazzo,  lasciando le parole del ricordo del grande Uomo ed Avvocato a chi lo ha conosciuto.

Parma 21 febbraio 2017

“Ho conosciuto Ettore Randazzo alla fine degli anni ottanta: avevo bisogno di un Avvocato su Siracusa e un collega amico di Catania mi consigliò di rivolgermi a lui.
Mai scelta fu più felice!

Cominciò una sincera amicizia forzatamente interrotta ieri, nostro malgrado. Grande Avvocato, cultore al massimo livello della deontologia, ha difeso i diritti di ricchi e derelitti, mi piace ricordare la difesa degli Avvocati Catanesi al processo contro gli assassini di Serafino Famà ucciso per non aver voluto venir meno al suo essere Avvocato con un’ arringa che è, e rimarrà, nell’ albo d’ oro dell’ Avvocatura.
Ho avuto l’ onore ed il previlegio di far parte dell’ Osservatorio deontologia e qualità del difensore, dell’ Unione di cui Egli era il responsabile fino a quando non fu costretto a dimettersi, e noi tutti con Lui.
Di quello straordinario gruppo di lavoro è la bozza del vigente codice deontologico, in gran parte recepito dal CNF, ed in particolare dell’ art. 50 che è stato applicato nella stesura letterale voluta da Ettore.
Sempre pronto a mettersi a disposizione dell’ Avvocatura alla quale ha dato moltissimo in termini di professionalità e sapienza.
Era qualche tempo che chi gli era più vicino sapeva che la salute lo stava abbandonando non perché lui se ne fosse lamentato ma perché, cosa per Lui inusitata, aveva mancato la presenza ad un convegno, a Palermo.
Mi mancheranno le telefonate e le mail ad ore antelucane, anche le quattro o le cinque del mattino, nelle quali ci scambiavamo esperienze ed impressioni e nelle quali gli chiedevo, ricevendo risposte sempre sagge e sapienti, lumi su dubbi ed incertezze che mi prendevano, talvolta anche senza reale motivo. Credo che l’ articolo uscito, purtroppo postumo, sul Penalista di oggi possa considerarsi il suo testamento professionale, mi auguro venga letto ed i principi contenuti vengano recepiti.
Sarà un vuoto personale e professionale non facile da colmare.”

Nino Tuccari

“Ieri ci ha lasciato Ettore Randazzo.
Un grande Uomo, un grande Avvocato capace di sognare e di farci sognare.
Il suo straordinario amore per la Difesa dei Diritti è stato per tanti anni una fonte purissima e cristallina alla quale ci andavamo avidamente ad abbeverare. Ed ogni volta, dopo averlo sentito parlare, con quella passione travolgente e contagiosa che riusciva a trasmetterci in modo quasi fisico, sulla pelle, lungo la schiena, facevamo ritorno a casa da congressi o convegni animati da un sentimento chiaro, tangibile: l’orgoglio di essere Avvocati; la fierezza di difendere in splendida solitudine, per usare una sua espressione, le ragioni degli ultimi contro tutti e contro tutto.

A noi, adesso, resta un compito difficile quanto ineludibile: portare avanti gli insegnamenti e gli ideali che questo splendido amico, con così grande generosità, ci ha regalato.
Spiegarli agli “avvocati per ora”, agli “avvocati purtroppo”, come li chiamava lui. Raccontare loro la sua arringa come parte civile per la Camera Penale di Catania nel processo per l’omicidio dell’Avvocato Serafino Famà e di quelle magnifiche parole che pronunciò nei riguardi dei difensori degli imputati, ai quali disse che provava per loro invidia, perché loro, in quel processo, rappresentavano la vera essenza del Diritto di Difesa: Avvocati che, contro tutti, difendevano gli assassini di un Avvocato.
Ciao Ettore, ci mancherai.”

Paolo Moretti

“Ho conosciuto Ettore Randazzo in occasione del Congresso di Sirmione, era l’anno 2002.
Fu il mio primo Congresso ed ebbi l’onore di rappresentare la Camera Penale di Parma in veste di delegato.
In quel Congresso Ettore venne eletto Presidente della nostra UCPI.
Un ricordo indelebile che in questi giorni mi è balzato dalla mente fino al cuore. Ettore, per chi avuto la fortuna di conoscerlo, sapeva trasmettere a tutti, ma ai giovani in particolare, un entusiasmo e un orgoglio “speciale” nell’essere Avvocato, un senso di nobiltà ma al tempo stesso di rigore che affondava soprattutto nel suo grande esempio.
Un Signore della Toga fiero e generoso che riusciva a parlare di magia della Difesa e a farci caparbiamente sognare in nome di quella magia.
Ci mancherà Ettore, ci mancherà il suo modo di essere visionario, il suo garbo, la sua fierezza, la sua grande passione per la funzione difensiva tanto più alta quanto più svolta contro, ostinatamente “contro”, la sua poesia dell’arte del Difendere.
Ci consolerà la sua eredità spirituale e il pensiero che ammantato di quel “cencio nero”, anche in cielo continuerà a “raccogliere il peso di tutti i dolenti, di tutti i derelitti, di tutti colpevoli” che chiedono di essere soltanto Difesi.
Grazie Ettore per i tuoi insegnamenti, per l’esempio che sei riuscito ad essere, per la passione che da impareggiabile Maestro ci hai trasmesso, per averci detto che “si impara tremando nell’indossare la Toga, sentendosi penetrati dalla sua malia”, “che si impara ringraziando i nostri Padri per aver custodito e tramandato, nonostante tutto, l’incantevole seduzione della Difesa”.
Per tutto questo, ti ringraziamo.
Ciao Ettore, che terra ti sia lieve.”

Maria Rosaria Nicoletti






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